A partire dal 1° gennaio 2024, il Decreto Sud inaugurerà la Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno, nota come ZES Unica. Questa iniziativa si estenderà ai territori delle regioni del Mezzogiorno italiano, tra cui Campania, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. L’obiettivo principale è promuovere la crescita economica e il consolidamento delle aree meno sviluppate dell’Italia, favorendo così il progresso del sistema produttivo in queste regioni.
Le Zone Economiche Speciali sono specifiche aree geografiche definite all’interno dello Stato, in cui le imprese esistenti o di nuova creazione possono condurre attività economiche con condizioni speciali legate agli investimenti effettuati e agli sforzi di sviluppo intrapresi da parte di tali imprese.
Il Piano Strategico e la ZES Unica
Il Piano strategico per la ZES Unica avrà una durata triennale a partire dal 2024 e delineerà la politica di sviluppo della ZES Unica. Questo piano identificherà i settori da promuovere e rinforzare, gli investimenti prioritari e le modalità di attuazione. Questo processo sarà conforme al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e terrà conto delle specifiche esigenze delle diverse regioni coinvolte.
Inoltre, verrà istituito un portale web dedicato alla ZES Unica. Questo portale fornirà informazioni dettagliate sui vantaggi offerti alle imprese e garantirà l’accesso allo sportello unico digitale ZES, noto come S.U.D. ZES. Questo sportello consentirà di gestire vari procedimenti amministrativi riguardanti le attività economiche, gli investimenti e la realizzazione di strutture per eventi sportivi e culturali.
Il Credito d’Imposta per la ZES Unica
Il Decreto Sud consentirà alle imprese operanti nelle regioni coinvolte (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo) di beneficiare di un credito d’imposta. Le percentuali massime di credito d’imposta varieranno a seconda delle dimensioni aziendali e della regione di appartenenza:
Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Molise: dal 45% al 25%
Abruzzo: al 30% al 10%
L’agevolazione fiscale sarà applicata a investimenti iniziali riguardanti l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature e terreni destinati all’uso in strutture produttive esistenti o nuove. Tuttavia, il valore dei terreni e degli immobili non potrà superare il 50% del costo totale degli investimenti agevolati.
Per accedere al credito d’imposta della ZES Unica, le imprese del Mezzogiorno dovranno realizzare progetti di investimento con un valore complessivo minimo di 200.000 euro. Inoltre, le imprese beneficiarie dovranno continuare a svolgere le proprie attività all’interno dell’area della ZES Unica in cui è stato effettuato l’investimento per almeno cinque anni successivi al completamento del progetto.
Il credito d’imposta potrà essere utilizzato solo in compensazione e dovrà essere dichiarato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui è stato riconosciuto e nei periodi d’imposta successivi.
Note Importanti sul Credito d’Imposta
Alcune restrizioni si applicano alle imprese nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, dei trasporti e dell’energia, tra altri. Inoltre, il credito d’imposta non sarà concesso a imprese in stato di liquidazione o di difficoltà finanziaria.
Cumulabilità e Rideterminazione del Credito d’Imposta
Se i beni oggetto dell’agevolazione non vengono utilizzati entro un certo periodo successivo all’acquisto, il credito d’imposta dovrà essere rideterminato, escludendo i costi relativi ai beni non utilizzati.
Lo stesso principio si applica se i beni vengono dismessi, ceduti a terzi o utilizzati per scopi diversi da quelli previsti originariamente. In questi casi, il valore di tali beni sarà escluso dalla base di calcolo del credito d’imposta.
È possibile cumulare il credito d’imposta con altri aiuti de minimis e aiuti di Stato, a condizione che ciò non violi le norme europee in materia di aiuti di Stato.
In sintesi, il nuovo regime fiscale mira a colmare il divario tra il Nord e il Sud Italia, fornendo incentivi alle imprese del Mezzogiorno e stimolando gli investimenti nelle regioni meno sviluppate. La dettagliata procedura di accesso al beneficio e le linee guida saranno rese note in un futuro decreto.
Altre risorse sulla ZES Unica:
https://www.lgandpartners.it/zes-unica/
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