INDUSTRIA 4.0

Con Piano Nazionale Industria 4.0, il governo intende sostenere il processo di trasformazione delle imprese italiane che vogliono cogliere le opportunità legate alla quarta rivoluzione industriale.

La Legge di Stabilità 2017 (legge 232/ 2016) ha previsto alcune agevolazioni per favorire lo sviluppo dell’industria 4.0. La Legge di Bilancio 2021 Ha ridefinito quanto definito dalla precedente legge: l’acquisto di nuovi macchinari sarà agevolato con un nuovo credito d’imposta che sarà da utilizzarsi esclusivamente in compensazione.

CREDITO D’IMPOSTA R&S

Credito d’imposta per investimenti in Ricerca e Sviluppo del 20 % dell’investimento fino a 4 milioni di euro; in innovazione di processo del 10 % dell’investimento fino a 2 milioni di euro; in design del 10% dell’investimento fino a 2 milioni di euro. per un periodo di compensazione triennale.

La Legge di Bilancio 2021, riformando la disciplina del credito d’imposta R&S, ne ha ampliato l’ambito applicativo all’attività di IT, anche finalizzata al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica per la quale è previsto un bonus fiscale pari al 15% delle spese ammissibili, entro il limite massimo di 2 milioni di euro di spesa.

A titolo esemplificativo, costituiscono obiettivi di transizione ecologica:

  • la progettazione di prodotti sostenibili che durino più a lungo e siano concepiti per essere riutilizzati, riparati o aggiornati per il recupero delle proprie funzioni o sottoposti a procedimenti di riciclo ad elevata qualità, per il recupero dei materiali, in modo da ridurre l’impatto ambientale dei prodotti lungo il loro ciclo di vita (c.d. ecodesign);
  • la realizzazione di catene del valore a ciclo chiuso nella produzione ed utilizzo di componenti e materiali, anche sfruttando opportunità di riuso e riciclo cross-settoriali;
  • l’introduzione di modelli di sinergia tra sistemi industriali presenti all’interno di uno specifico ambito economico territoriale (c.d. simbiosi industriale), caratterizzati da rapporti di interdipendenza funzionale in relazione alle risorse materiali ed energetiche (ad es. sottoprodotti, rifiuti, energia termica di scarto, ciclo integrato delle acque);
  • l’introduzione di soluzioni tecnologiche per il recupero atte ad ottenere materie prime seconde di alta qualità da prodotti post-uso, in conformità con le specifiche di impiego nella stessa applicazione o in differenti settori;
  • l’introduzione di tecnologie e processi di disassemblaggio e/o remanufacturing intelligenti per rigenerare e aggiornare le funzioni da componenti post-uso, in modo da prolungare il ciclo di utilizzo del componente con soluzioni a ridotto impatto ambientale;
  • l’adozione di soluzioni e tecnologie per monitorare il ciclo di vita del prodotto e consentire la valutazione dello stato del prodotto post-uso al fine di facilitarne il collezionamento per il recupero di materiali e funzioni;
  • l’introduzione di modelli di business “prodotto come servizio” (product-as-a-service) per favorire catene del valore circolari di beni di consumo e strumentali.

CREDITO D’IMPOSTA FORMAZIONE 4.0

Credito d’imposta, in base alle dimensioni d’azienda: il 40 % dell’investimento fino a 300 mila euro per le piccole imprese; il 35 % dell’investimento fino a 250 mila euro per medie imprese ed il 30 % dell’investimento fino a 250 mila euro per Le grandi imprese .

CREDITO D’IMPOSTA SUD

Credito d’imposta del 25% per le grandi imprese con un massimo di 15 milioni d’investimenti, del 35 % per Le medie imprese con un massimo di 10 milioni d’investimenti, invece per le piccole imprese, il 45% con massimo d’investimenti di 3 milioni, per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno

(Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo)

CREDITO DI IMPOSTA BENI STRUMENTALI (IPERAMMORATMENTO)

Dopo l’introduzione del credito di imposta per beni strumentali del 2020, nel 2021 esso permane e aumenta le sue percentuali:

  • Acquisto di nuovi macchinari, a cui prima si applicava il superammortamento: credito di imposta al 10% dell’investimento fino a un tetto di 2 milioni di euro;
  • Macchinari innovativi in chiave industria 4.0 a cui si applicava l’Iperammortamento: elencati nell’allegato A della legge 232/2016: Credito di imposta al 50% dell’investimento fino a 2,5 milioni di euro, il 30% dell’investimento da 2,5 a 10 milioni di euro e il 10% dell’investimento dai 10 milioni ai 20 milioni di euro;
  • Software 4.0 elencati nell’allegato B della legge 232/2016: credito di imposta al 20% sull’investimento fino a 1 milione di euro.

Il credito di imposta collegato si utilizza esclusivamente in compensazione, ripartito in 3 quote annuali di pari importo a partire dal mese successivo alla consegna della ns perizia ed interconnessione, non concorre alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP, I macchinari devono essere destinati ad appalti produttivi in Italia, con regole precise che impediscono l’applicazione nei casi in cui i beni acquistati vengono successivamente destinati a impianti esteri, Si applica anche agli investimenti effettuati da partite IVA e professionisti.

Gli investimenti effettuati nel 2022 hanno aliquote diverse:

  • Macchinari innovativi in chiave industria 4.0 a cui si applicava l’Iperammortamento: elencati nell’allegato A della legge 232/2016: Credito di imposta al 40% dell’investimento fino a 2,5 milioni di euro, il 20% dell’investimento da 2,5 a 10 milioni di euro e il 10% dell’investimento dai 10 milioni ai 20 milioni di euro;
  • Software 4.0 elencati nell’allegato B della legge 232/2016: credito di imposta al 50% sull’investimento fino a 1 milione di euro.

Gli investimenti effettuati nel 2023 hanno aliquote ancora diverse:

  • Macchinari innovativi in chiave industria 4.0 a cui si applicava l’Iperammortamento: elencati nell’allegato A della legge 232/2016: Credito di imposta al 20% dell’investimento fino a 2,5 milioni di euro, il 10% dell’investimento da 2,5 a 10 milioni di euro e il 50% dell’investimento dai 10 milioni ai 20 milioni di euro;
  • Software 4.0 elencati nell’allegato B della legge 232/2016: credito di imposta al 20% sull’investimento fino a 1 milione di euro.

DIGITALIZZAZIONE D’IMPRESA

La digitalizzazione di impresa è una trasformazione globale che, attraverso sistemi governati da tecnologie come Digital Connection, Data Management , Machine Learning, Intelligenza Artificiale , Internet of Things:

  • Automatizza l’intera gestione aziendale;
  • Crea nuovi canali di condivisione e vendita;
  • Raccoglie, elabora e sincronizza dati per la gestione dei cicli produttivi, della movimentazione e distribuzione delle merci;
  • Coordina e condivide informazioni tra processi, reparti ed operatori.

Digitalizzare vuol dire semplificare e risparmiare utilizzando la tecnologia con soluzioni diverse a seconda delle proprie necessità, abbandonando strumenti tradizionali, cosiddetti analogici, al fine di snellire flussi di lavoro e automatizzare attività e procedure, siano esse legate alla produzione e alla distribuzione di prodotti e servizi, al marketing e vendite, al customer care, siano esse pertinenti all’ambito della gestione documentale del materiale amministrativo, contabile e fiscale.

Digitalizzare i modelli operativi significa anche correggere e ottimizzare quei processi critici sulla base di dati effettivi ricavati da analisi intelligenti e con nessun margine di errore; collegare i vari bisogni, i desideri del cliente e raggiungere gli obiettivi commerciali, rendendo disponibili tutte le informazioni necessarie ad all’esecuzione di un processo aziendale in modo immediato e privo di errori; velocizzando e migliorando le attività operative svolte da diverse funzioni.

Digitalizzare i processi di Marketing significa sfruttare l’automazione dei software per generare database profilati, intercettare potenziali clienti e fidelizzare quelli già acquisiti con campagne costruite attorno ai comportamenti, alle preferenze e alle azioni compiute dagli utenti sia on-line che off-line.

La digitalizzazione di impresa è, quindi, un percorso complesso ed articolato, volto al cambiamento strutturale del modello lavorativo della azienda e deve essere progettato e coordinato da strateghi professionisti ed esperti .

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