Consulenza Transizione 5.0

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Con la nostra esperienza e competenza, ti accompagniamo in ogni fase, dalla valutazione dei progetti all’accesso agli incentivi. In un’era dove efficienza energetica e sostenibilità sono la chiave del successo,

LG Industry è il partner ideale per portare la tua impresa al livello successivo.

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La Commissione europea ha compiuto un passo significativo approvando il Piano Transizione 5.0, dotato di un budget di 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-2025.

Questa iniziativa, che si affianca al già esistente Piano Transizione 4.0, mira a promuovere un’economia più verde e digitale, fornendo incentivi significativi per le imprese che investono in beni e attività che contribuiscono al risparmio energetico e all’efficienza energetica.

I tre moduli principali della Transizione 5.0

Il Piano Transizione 5.0 si articola in tre moduli principali:

Energy efficiency

con un investimento di 3.780 milioni di euro

Autoconsumo e autoproduzione

con 1.890 milioni di euro

Formazione

con 630 milioni di euro

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L’obiettivo è sostenere le imprese che, tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, si impegnano in uno dei seguenti ambiti:

  • l’acquisto di beni strumentali per la transizione digitale,
  • l’autoconsumo e l’autoproduzione da fonti rinnovabili,
  • e la formazione del personale in competenze verdi.

Con la crescente necessità di adattarsi a un contesto economico e produttivo in evoluzione, LG Industry si posiziona come un alleato cruciale per le imprese, offrendo una consulenza gratuita per navigare con successo la transizione verso il 5.0.

LG Industry nel supportare le imprese nel loro percorso di innovazione e sostenibilità, ma offre anche un’opportunità unica per accedere a fondi significativi e migliorare l’efficienza energetica.

Il Piano Transizione 5.0 prevede crediti d’imposta variabili in base al livello di efficienza energetica o al risparmio energetico ottenuto, con aliquote che possono aumentare fino al 45% dell’investimento, a seconda dei risultati conseguiti. Inoltre, per le piccole e medie imprese, è prevista la possibilità di aggiungere al credito d’imposta anche le spese sostenute per la certificazione, fino a un massimo di 10.000 euro.

Per garantire la massima trasparenza e conformità, il Piano richiede una certificazione “ex ante” e “ex post” degli investimenti, oltre alla possibilità di un’ulteriore certificazione da parte del revisore dei conti. Questo processo assicura che solo i progetti che effettivamente contribuiscono alla transizione verde e digitale possano beneficiare degli incentivi proposti.

Dettaglio delle aliquote di credito d’imposta nel piano Transizione 5.0

Il sistema di incentivazione previsto dal Piano Transizione 5.0 si articola attraverso un complesso schema di aliquote di credito d’imposta, mirato a premiare gli investimenti che contribuiscono significativamente alla riduzione dei consumi energetici. In totale, sono previste nove aliquote differenti, che possono essere ulteriormente aumentate del 120% o del 140% per investimenti specifici in pannelli fotovoltaici ad alta efficienza.

Le aliquote di base del credito d’imposta si applicano a investimenti che portano a una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per le strutture produttive o del 5% per i processi specifici interessati dall’investimento. Le percentuali di credito d’imposta applicabili sono le seguenti:

  • Un 35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
  • Un 15% per la parte di investimento che eccede i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
  • Un 5% per la parte di investimento che supera i 10 milioni di euro, fino a un massimo di 50 milioni di euro annui per impresa.

Per gli investimenti che conseguono una riduzione dei consumi energetici superiore al 6% per le strutture produttive o al 10% per i processi interessati, le aliquote di credito d’imposta aumentano come segue:

  • Un 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
  • Un 20% per la parte di investimento oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
  • Un 10% per la parte di investimento che supera i 10 milioni di euro, fino al limite massimo di 50 milioni di euro annui per impresa.

Infine, per gli investimenti che portano a una riduzione dei consumi energetici superiore al 10% per le strutture produttive o al 15% per i processi specifici, le aliquote di credito d’imposta sono incrementate ulteriormente:

  • Un 45% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
  • Un 25% per la parte di investimento che eccede i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
  • Un 15% per la parte di investimento oltre i 10 milioni di euro, fino a un massimo di 50 milioni di euro annui per impresa.

Queste aliquote mirano a incentivare le imprese a investire in tecnologie e processi che migliorano l’efficienza energetica, premiando gli sforzi più significativi nella riduzione del consumo energetico. La struttura graduata delle aliquote di credito d’imposta riflette l’intento di stimolare investimenti di ampia scala nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità energetica e di transizione ecologica.

Se il progetto di investimento 5.0 supera i 40.000.00 € possono essere compresi nell’agevolazione anche l’acquisto di sistemi di autoconsumo e autoproduzione di energia.

Per i soli Pannelli Fotovoltaici acquistati e prodotti in Europa, vige la seguente Tabella.

Processo di certificazione per l’ammissibilità al credito d’imposta

Affinché un progetto possa qualificarsi per il credito d’imposta nel quadro del Piano Transizione 5.0, è necessario che venga sottoposto a un processo di certificazione bifase. Inizialmente, deve essere ottenuta una certificazione preliminare, detta “ex ante“, rilasciata da un valutatore indipendente. Questa certificazione preliminare ha lo scopo di verificare che il progetto innovativo soddisfi i requisiti specifici per la riduzione del consumo energetico totale, conformemente ai criteri stabiliti per l’ammissibilità al piano.

Segue poi una fase di certificazione successiva, denominata “ex post”, che ha l’obiettivo di confermare che gli investimenti siano stati realizzati in maniera conforme a quanto previsto dalla certificazione iniziale “ex ante”. Per completare il ciclo di certificazione, le aziende sono tenute a presentare sia prima che dopo l’investimento:
– La certificazione ottenuta in fase preliminare (“ex ante”).
– Una comunicazione iniziale al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
– La certificazione acquisita a investimento ultimato (“ex post”).
– Una comunicazione finale al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

In aggiunta, è richiesta una certificazione finale da parte del revisore contabile, la quale deve attestare la reale sostenibilità delle spese ammissibili e la loro corretta registrazione nei documenti contabili dell’impresa. Per quelle aziende non soggette per legge alla revisione contabile, è prevista la possibilità di incrementare il credito d’imposta di 5.000 euro, al fine di compensare i costi derivanti da questo ulteriore requisito di certificazione.

Un beneficio aggiuntivo, riservato esclusivamente alle piccole e medie imprese, consiste nella facoltà di sommare al credito d’imposta anche i costi sostenuti per l’ottenimento delle certificazioni, fino a un massimo di 10.000 euro. Questa opportunità rappresenta un vantaggio significativo per le PMI, sostenendole nell’assorbire i costi associati al processo di certificazione necessario per accedere agli incentivi previsti dal Piano Transizione 5.0.

Incentivi e supporto all’autoproduzione energetica con pannelli fotovoltaici

Nel contesto del Piano Transizione 5.0, un’attenzione particolare viene riservata agli investimenti nell’autoconsumo e nell’autoproduzione energetica, sottolineando la necessità che tali investimenti siano integrati in progetti innovativi che comportino l’acquisizione di beni strumentali.

Per progetti il cui valore superi i 40.000 euro, è possibile accedere a crediti d’imposta anche per l’acquisto di nuovi beni materiali strumentali utilizzati per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, esclusa l’energia da biomasse, inclusi i sistemi di stoccaggio dell’energia generata.

Con riferimento specifico ai moduli fotovoltaici, l’incentivo è circoscritto ai pannelli fabbricati negli Stati membri dell’Unione Europea che vantano un’efficienza minima del 21,5%.

Viene prevista una maggiorazione del credito d’imposta, del 120% o del 140%, per i moduli di efficienza superiore, conformemente a quanto stabilito dal Decreto Energia. In dettaglio:
– Una maggiorazione del 120% è applicata ai moduli fotovoltaici con un’efficienza di cella minima del 23,5%, prodotti nell’UE.
– Una maggiorazione del 140% è riservata ai moduli composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem, anch’essi prodotti nell’UE, con un’efficienza di cella minima del 24,0%.

Queste maggiorazioni possono portare a un incentivo complessivo fino al 63% dell’imponibile, calcolato sulla base dell’aliquota massima del 45% prevista dal Piano Transizione 5.0, ma applicato specificamente alla componente relativa ai pannelli fotovoltaici. Questo approccio mira a incentivare l’adozione di soluzioni di alta efficienza per la produzione di energia rinnovabile, sostenendo le imprese nel percorso verso una maggiore sostenibilità energetica.

Investimenti in formazione del personale nel quadro del Piano Transizione 5.0

Il Piano Transizione 5.0 riconosce l’importanza cruciale della formazione del personale, incentivando le spese dedicate all’acquisizione e al rafforzamento delle competenze legate alle tecnologie essenziali per la transizione verso un’economia più digitale ed ecologica. Questi investimenti in formazione sono ritenuti ammissibili al credito d’imposta quando soddisfano specifici criteri:

  • Devono essere orientati allo sviluppo o al consolidamento delle abilità nel campo delle tecnologie chiave per la digitalizzazione e l’efficienza energetica dei processi produttivi.
  • Possono rappresentare fino al 10% del totale degli investimenti effettuati in beni strumentali dall’impresa.
  • Sono limitati a una spesa massima di 300.000 euro.

È fondamentale che tali spese per la formazione siano sostenute attraverso servizi forniti da entità terze, specificamente designate mediante decreto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy. Questo approccio mira a garantire la qualità e la pertinenza della formazione offerta, assicurando che contribuisca efficacemente alla transizione energetica e digitale dell’industria italiana.

La LG Industry guida le imprese verso la Transizione 5.0

LG Industry con la sua esperienza e competenza, è pronta ad assistere le imprese in ogni fase del processo, dalla valutazione preliminare dei progetti alla gestione delle pratiche per l’accesso agli incentivi. In un momento in cui l’efficienza energetica e la sostenibilità diventano imperativi non solo etici ma anche economici, LG Industry rappresenta un punto di riferimento essenziale per le imprese che desiderano prosperare nella nuova era della transizione 5.0.

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