Resto al Sud 2022 è uno dei finanziamenti a fondo perduto dedicato a chi vuole avviare un’attività imprenditoriale nel Meridione. La manovra è quindi intesa come una risposta all’esigenza di rilanciare il tessuto economico del Sud.
A chi è rivolto
I beneficiari del finanziamento sono attività imprenditoriali e libero professionali delle regioni del Sud e nelle aree toccate dal terremoto del Centro Italia tra il 2016 e il 2017. Per le aree terremotate si fa riferimento alla manovra di finanziamenti denominata “Io resto qui”, estensione del pacchetto Resto al Sud 2022. Delle agevolazioni Io resto qui sono beneficiarie anche le isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. I richiedenti devono essere residenti delle suddette zone e devono avere un’età compresa tra i 18 e i 55 anni. Inoltre, i richiedenti non devono essere titolari di altre imprese, non devono aver ricevuto altre agevolazioni ed infine non devono avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Potete trovare qui le liste complete dei territori a cui sono destinati i finanziamenti.
Attività ammissibili
Per richiedere le agevolazioni, le imprese costituite o da costituire devono fare riferimento ad uno dei seguenti settori:
- attività produttive nell’industria, artigianato, trasformazione di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
- fornitura di servizi alle imprese e ai privati;
- turismo;
- commercio;
- attività professionali (sia individuali che aziendali).
Spese ammissibili
Possono essere finanziate le seguenti spese:
- ristrutturazione o manutenzione straordinaria di immobili (massimo 30% del programma di spesa);
- macchinari, impianti e attrezzature nuovi programmi informatici e servizi per la tecnologia, l’informazione e le telecomunicazioni;
- spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, affitti, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa.
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozione, nonché le spese per consulenze e personale dipendente.
Contributo economico
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di aziende composte da quattro soci. Per le ditte individuali, con un solo richiedente, il finanziamento massimo è di 60.000 euro.
Per sostenere la necessità di capitale circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto: 15.000 euro per le imprese individuali e le attività professionali svolte in forma individuale fino ad un massimo di 40.000 euro per le società. Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi. I benefici di Resto al Sud sono composti come segue:
- 50% di contributo a fondo perduto;
- 50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
Le risorse disponibili per finanziare la misura ammontano a 1 miliardo e 250 mila euro.
Come richiedere il fondo
Chi vuole richiedere le agevolazioni per le imprese del Sud può inviare una domanda online attraverso il portale web di Invitalia. Il finanziamento Resto al Sud 2021/2022 può essere richiesto fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie: le domande vengono valutate secondo l’ordine cronologico di arrivo. Invitalia generalmente valuta i progetti d’impresa entro 60 giorni dal ricevimento della domanda. Il processo di valutazione prevede anche un colloquio online con i candidati.