È stata rifinanziata con ulteriori 300 milioni di euro la “Nuova Sabatini”, la misura del Ministero dello sviluppo economico che ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per l’acquisto di beni strumentali.
Cos’è la Nuova Sabatini
La Nuova Sabatini, denominata anche misura Beni strumentali, è un’agevolazione a favore delle MPMI, ovvero le medie, micro e piccole imprese. Consiste in una serie di aiuti e fondi per sostenere gli investimenti da parte delle aziende nell’acquisizione in leasing o nell’acquisto di beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature e tecnologie digitali. L’obiettivo, come riportato sul sito del Ministero, è quello di “di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese”.
I beneficiari
Possono beneficiare dell’agevolazione le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) iscritte al Registro delle Imprese che alla data di presentazione della domanda abbiano sede in uno Stato Membro UE e provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.
Sono ammessi alla misura tutti i settori produttivi, compresi agricoltura e pesca. Sono escluse soltanto:
- le attività finanziarie ed assicurative;
- le attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di esportazione.
In cosa consistono le agevolazioni
Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari (a patto che aderiscano all’iniziativa) di finanziamenti alle MPMI per investimenti. A questo si aggiunge il contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi. Gli investimenti possono essere interamente coperti dal finanziamento, che può essere assistito dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80%. Questo non deve durare più di 5 anni, essere di un importo compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro ed utilizzato per investimenti ammissibili.
Mentre il contributo del Ministero dello sviluppo economico è un contributo il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:
- 2,75% per gli investimenti ordinari;
- 3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
Cosa può finanziare?
Le spese ammissibili riguardano l’acquisto, o l’acquisizione in leasing di beni materiali o immateriali:
- macchinari;
- impianti;
- beni strumentali d’impresa;
- attrezzature nuove di fabbrica ad uso produttivo;
- hardware, software e tecnologie digitali.
Beni esclusi
Sono invece esclusi i beni compresi nelle voci dello stato patrimoniale:
- terreni e fabbricati;
- immobilizzazioni in corso e acconti.
Infine, gli investimenti devono inoltre soddisfare due requisiti:
- Autonomia funzionale dei beni. Non è cioè ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari in quanto non soddisfano questo requisito;
- Correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa.
Come accedere alle agevolazioni
Le piccole, micro e medie imprese che desiderano richiedere le agevolazioni devono presentare una domanda di accesso al contributo ministeriale alla banca o all’intermediario finanziario in sede di richiesta di finanziamento. Devono quindi attestare di essere in possesso dei requisiti necessari e di stare richiedendo un investimento previsto dal decreto. A seconda dell’effettiva validità della richiesta e l’accettazione del finanziamento anche da parte della banca o dell’intermediario finanziario (e la considerazione della possibilità o meno di accedere ai fondi Nuova Sabatini da parte del Ministero), la MPMI riceverà i fondi ministeriali in un’unica soluzione.