“Infrastrutture per la mobilità sostenibile” è la terza delle sei mission del PNRR, che risponde alla richiesta dell’Europa di creare un sistema di infrastrutture di mobilità moderno, sostenibile, monitorabile a distanza e sicuro e un sistema portuale competitivo e sostenibile. La mission è un primo passo verso un percorso a lungo termine per la creazione di un sistema infrastrutturale moderno, digitalizzato. E anche sostenibile dal punto di vista ambientale, tenendo conto sempre delle specificità del territorio italiano.
L’obiettivo sarà quello di realizzare e completare opere che fanno parte di progetti infrastrutturali europei. O che vanno a colmare lacune che finora hanno penalizzato lo sviluppo economico del paese e, in particolare, del sud e delle isole.
Gli obiettivi della mission
La mission intende realizzare interventi in grado di ridurre le emissioni e traghettare il nostro Paese verso una graduale decarbonizzazione della mobilità. E per fare ciò, sono stati destinati 25.13 milioni di euro. Le risorse destinate alla terza mission saranno suddivise in 2 componenti:
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- gli investimenti sulla rete ferroviaria
- l’intermodalità e logistica integrata
1) Investimenti sulla rete ferroviaria
Gli investimenti hanno lo scopo di rafforzare i servizi ferroviari e l’Alta Velocità, con interventi nel Mezzogiorno e nelle aree interne, ma anche di integrare l’AV con le reti regionali e potenziare i sistemi intermodali.
Un primo effetto del trasferimento del traffico passeggeri e merci dalla strada alla ferrovia sarà quello di ridurre le emissioni, ma il miglioramento dei collegamenti ferroviari, la riduzione dei tempi di percorrenza e l’investimento in nuove tecnologie aiuterà ad aumentare anche la connettività, la coesione territoriale e la competitività dei sistemi produttivi, soprattutto al Sud.
Gli investimenti sulla rete ferroviaria riguarderanno in particolare:
- i collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci come la tratta Napoli-Bari, la Palermo-Catania-Messina, la Salerno-Reggio Calabria;
- le linee ad alta velocità che collegano il Nord all’Europa, potenziando così i servizi di trasporto su ferro. E stabilendo per le merci collegamenti più efficaci ed efficienti con il sistema dei porti esistenti. Gli interventi previsti riguarderanno la tratta Brescia-Verona-Vicenza, la Liguria-Alpi e la Verona-Brennero;
- il miglioramento delle connessioni diagonali ad alta velocità nel Centro-Sud, riducendo i tempi di percorrenza, per i passeggeri. E anche quelli di trasporto delle merci dall’Adriatico e dallo Ionio al Tirreno. Gli interventi riguarderanno le tratte Roma-Pescara, Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia;
- l’introduzione del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (ERTMS). In modo da garantire l’interoperabilità tra le reti ferroviarie europee e un miglioramento delle prestazioni dei sistemi ferroviari in termini di sicurezza, capacità, manutenzione;
- il potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave, per garantire servizi di viaggio a medio raggio veloci, confortevoli e competitivi. Supportando così la crescente domanda di mobilità espressa dalle grandi città. Verranno eseguiti interventi per migliorare l’accessibilità e l’interscambio tra le stazioni ferroviarie e altri sistemi di mobilità del trasporto rapido di massa;
Inoltre
- il rafforzamento delle linee regionali da integrare con la rete nazionale ad alta velocità, in particolare al Sud. Il sistema di trasporto sarà migliorato in termini di passeggeri trasportati, aumento velocità di percorrenza, sicurezza e interconnessione tra centri urbani e le altre infrastrutture. Per le aree centro-meridionali è prevista, inoltre, la sostituzione di alcuni treni alimentati a diesel con sistemi di trazione a idrogeno verde;
- il potenziamento, l’elettrificazione e l’aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud, per realizzare gli interventi di ultimo miglio ferroviario per la connessione di porti e aeroporti. Pertanto, per aumentare la competitività e la connettività del sistema logistico intermodale e per migliorare l’accessibilità ferroviaria di diverse aree urbane del Mezzogiorno;
- il miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud, spesso carenti in termini di accessibilità e integrazione con il territorio. Il programma di investimenti include hub urbani e linee metropolitane per lo sviluppo della mobilità sostenibile e prevede la riqualificazione funzionale, il miglioramento dell’accessibilità e l’intermodalità di stazioni di dimensioni medio-grandi e con alti volumi di traffico.
Intermodalità e logistica integrata
La seconda componente della mission include gli interventi destinati al miglioramento della competitività, capacità e resilienza del sistema della logistica, in un’ottica di efficientamento delle procedure e di riduzione dell’impatto ambientale, grazie anche all’utilizzo di soluzioni tecnologiche avanzate.
Tra gli obiettivi vi è sicuramente lo sviluppo del sistema portuale italiano e delle infrastrutture intermodali, il miglioramento della sostenibilità ambientale, la resilienza ai cambiamenti climatici, l’efficientamento energetico dei porti, la digitalizzazione della catena logistica e del traffico aereo e, infine, la riduzione delle emissioni legate all’attività di movimentazione delle merci.
Questi interventi non potrebbero essere possibili senza importanti riforme come la semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica, l’attuazione del regolamento che definisce l’aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali, la semplificazione delle transazioni di importazione/esportazione attraverso l’effettiva implementazione dello Sportello Unico dei Controlli, grazie a un portale, che permetterà l’interoperabilità con le banche dati nazionali e il coordinamento delle attività di controllo da parte delle dogane.
Tra le altre riforme annoveriamo l’interoperabilità della piattaforma logistica nazionale (PLN) per la rete dei porti, al fine di introdurre la digitalizzazione dei servizi di trasporto passeggeri e merci e la semplificazione delle procedure logistiche e di digitalizzazione dei documenti.
I principali investimenti della mission interesseranno:
- la digitalizzazione della catena logistica, in modo da contrastare l’eccessiva burocrazia nelle procedure, il mancato avvio effettivo dei processi di semplificazione normativa. La frammentazione dei sistemi informatici implementati dai vari enti e attori della catena logistica, i tempi di attesa per il carico/scarico delle merci. E per i consueti controlli che risultano non competitivi rispetto ad altri paesi europei;
- l’innovazione digitale dei sistemi aeroportuali (miglioramento del sequenziamento degli aerei, sia nello spazio aereo in rotta che nell’avvicinamento agli aeroporti. Con conseguente ottimizzazione e riduzione del consumo di carburante, digitalizzazione dell’informazione aeronautica, implementazione di piattaforme e servizi di aerei senza pilota. Condivisione sicura delle informazioni, collegando i vari siti operativi dei sistemi di assistenza al volo, garantendo il rispetto dei requisiti di cybersecurity e mettendo in comunicazione l’Air Navigation Service Provider (ANSP) con le altre parti interessate).