La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 31.12.2023 la possibilità per le imprese di usufruire del credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno.
Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, pari a 3 milioni di euro per le piccole imprese, a 10 milioni di euro per le medie imprese e a 15 milioni di euro per le grandi imprese.
Coerentemente con quanto previsto dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, le attuali aliquote applicabili sono le seguenti per le regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise:
- 45% del costo per le piccole imprese;
- 35% del costo per le medie imprese;
- 25% del costo per le grandi imprese.
Per la regione Abruzzo invece sono il:
- 30% per le piccole imprese;
- 20% per le medie imprese;
- 10% per le grandi imprese.
Sotto il profilo oggettivo, i beni oggetto dell’agevolazione devono essere nuovi, possedere il requisito della strumentalità rispetto all’attività da svolgere e devono essere classificati in bilancio alle voci B.II.2 (Impianti e macchinari) e B.II.3 (Attrezzature industriali e commerciali). Trattasi pertanto di beni d’uso durevole, idonei ad essere impiegati in un’ottica di funzionalità rispetto al processo produttivo dell’impresa e parte integrante di un progetto d’investimento iniziale teso ad ampliare la capacità produttiva dello stabilimento in cui verranno ubicati.
Il modulo di domanda deve esser caricato mediante software dell’Agenzia della Entrate CIM17 ed il beneficio fiscale potrà esser compensato mediante F24 (codice tributo 6869) a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta dell’AdE attestante la fruibilità del credito e nei limiti dell’importo maturato in relazione agli investimenti già realizzati al momento della compensazione.
Il credito d’imposta potrà essere fruito annualmente in più soluzioni ed è cumulabile con il credito d’imposta in Beni strumentali.
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