Chi l’avrebbe mai detto che nel XXI secolo i robot sarebbero diventati alleati importanti all’interno di un’impresa? Pensare che alcune operazioni del processo produttivo possano essere gestite in totale autonomia dalle macchine inizialmente poteva sembrare fantascienza, ma ora sta diventando sempre più realtà. La robotica collaborativa è una delle tecnologie abilitanti del Piano Nazionale Impresa 4.0 che sta contribuendo a sviluppare nuove frontiere d’interazione uomo-macchina.
Che cos’è la robotica collaborativa?
Nel libro Introduction to AI Robotics, Murphy Robin definisce i robot come: “creature meccaniche che possono funzionare autonomamente“.
La robotica collaborativa, nota anche come advanced manufactoring solutions, si caratterizza per l’utilizzo di creature meccaniche capaci di svolgere diverse attività autonomamente. Tutto questo oggi è possibile grazie all’utilizzo di sensori e software sempre più potenti e automatizzati.
I robot collaborativi, chiamati anche cobot, sono pensati per accompagnare l’uomo nelle attività lavorative più complesse e rischiose. La loro piccola dimensione, rende perfetto il loro utilizzo principalmente nei trasporti, macchinari, attrezzature elettriche, computer e aggeggi elettronici. In questi settori, si stima che entro il 2025 i processi produttivi saranno automatizzabili e ingrati quasi completamente con la robotica collaborativa.
Qual è la differenza dalla robotica tradizionale?
La caratteristica principale che differenzia la robotica collaborativa da quella tradizionale è legata alla collaborazione reale che si sviluppa con l’uomo. Grazie allo sviluppo di tecnologie abilitanti che rientrano nell’IoT (Internet of Things) e nell’Intelligenza Artificiale, l’uomo è in grado di addestrare e monitorare le azioni dei cobot attraverso le molteplici modalità produttive.
Spesso la presenza di queste tecnologie all’interno di un’impresa viene vista con timore dai dipendenti. Il motivo? Generalmente, le innovazioni generano sempre un pò di timore nella loro prima fase e questo ha fatto si che nel corso degli anni si sia alimentata l’idea che, in un futuro non troppo lontano, le macchine prenderanno il posto dell’uomo. Accanto a questa visione, la base dell’Industria 4.0 attraverso la robotica collaborativa è quella di fornire all’uomo la possibilità di compiere azioni ultra veloci, con maggiore forza e accuratezza nelle fasi di analisi.
Quali sono le prossime sfide?
Nel giro di pochi anni, la richiesta di robot collaborativi è cresciuta in maniera esponenziale. Attualmente poco più dell’1% della produzione di un’azienda è automatizzato, ma si stima che fra pochi anni lo sarà almeno la metà dei processi aziendali.
La ricerca e lo sviluppo della robotica collaborativa si concentrerà principalmente sul rendere i robot sempre più sensibili alle situazioni ambientali circostanti e sulla capacità di osservare e decidere autonomamente sulle proprie azioni. Ed è solo grazie all’interazione che si sviluppa con l’uomo che l’intelligenza di queste macchine può offrire grandi benefici all’interno del sistema aziendale.