Come detto nell’articolo precedente, l’Italia è un paese che necessita di un processo di modernizzazione strutturale e, per raggiungere questo obiettivo, ha bisogno del PNRR. Il secondo punto del PNRR che andremmo a trattare oggi, riguardante la trasformazione digitale, è quello legato alla digitalizzazione 4.0.
Nel Country Report di febbraio 2020, la Commissione ha rilevato che le misure adottate al fine di aumentare la crescita della produttività, sarebbero limitate da ritardi nell’attuazione e dalla mancanza di una strategia organica. Le misure continuano ad essere frammentate e, non tengono conto degli aspetti settoriali e geografici che caratterizzano l’economia del nostro Paese.
Per favorire la ripresa sarà importante anticipare i progetti di investimento pubblici e promuovere gli investimenti privati, anche attraverso riforme. Pertanto, bisogna concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione ed un uso pulito ed efficiente dell’energia, su ricerca e innovazione. Di conseguenza, per assistere alla diffusione dell’innovazione bisogna:
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- potenziare l’aggiornamento del sistema produttivo e dell’innovazione aziendale
- rafforzamento del pacchetto Impresa 4.0 con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI)
- investire nelle tecnologie emergenti e in progetti rilevanti di ricerca e sviluppo
- sostenere lo sviluppo tecnologico attraverso attività di innovazione di processo e prodotto
- rafforzare il sostegno alle start-up ed alle PMI innovative
Contenuti Piano e Finanziamenti
In merito a ciò, il PNRR dichiara di sostenere la transizione digitale e l’innovazione del sistema produttivo attraverso investimenti in tecnologie 4.0 e cybersecurity (5G). Di conseguenza, sono stati stanziati 26,55 miliardi di euro per la “Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo”.
Di tale importo:
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- 21,55 miliardi di euro sono destinati a progetti nuovi
- 4,20 miliardi di euro sono destinati a progetti in essere
Successivamente, questi 21.55 miliardi sono stati suddivisi in:
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- 18.80 miliardi di euro destinati agli interventi per la transizione digitale e verde, attraverso gli investimenti in tecnologie all’avanguardia e 4.0
- 4,2 miliardi destinati alla “Banda larga, 5G e monitoraggio satellitare”
- 2 miliardi di euro alle “Politiche industriali di filiera e all’internazionalizzazione”
- 800 milioni di euro destinati alla “Digitalizzazione PMI e Fondo di garanzia”
- 750 milioni di euro “All’innovazione e tecnologia dei microprocessori”
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