Sono stati mesi difficili per l’industria tessile e della moda. Il coronavirus sta testando la redditività su larga scala dell’industria della moda e quanto sia inadatta alla crisi pandemica. Soltanto un anno fa, il colpo che l’industria ha subito, sia dal lato dell’offerta che da quello della domanda, era impensabile.
Le vendite, sia da parte dei principali rivenditori globali che delle piccole imprese, stanno precipitando. La chiusura dei negozi, imposta per frenare la rapida diffusione del COVID-19, ha causato un calo impressionante dei ricavi. Di conseguenza i produttori stanno effettuando cancellazioni giornaliere degli ordini o rivalutando interi piani industriali alla luce delle nuove e inattese difficoltà.
Tutto ciò ha causato un impatto immediato sulle piccole imprese e sugli operatori del settore.
Per questo motivo il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato un decreto che stabilisce le modalità e i criteri per richiedere e beneficiare delle agevolazioni, poste a sostegno delle piccole imprese operanti nell’industria tessile, della moda e degli accessori.
Il sostegno del MiSe all’industria tessile
Il MiSE sostiene che “ per la misura, prevista nel decreto rilancio, sono disponibili 5 milioni di euro per la concessione di contributi a fondo perduto in favore di progetti presentati da piccole imprese di nuova o recente costituzione che realizzano progetti innovativi e tecnologici”.
Pertanto, la disposizione mira a sostenere il settore del tessile, con particolare riguardo alle start-up che investono nel design e nella creazione. Allo stesso modo vuole promuovere i giovani talenti del settore del tessile, della moda e degli accessori che valorizzano prodotti Made in Italy ad alto contenuto artistico e creativo.
Le risorse complessive disponibili sono pari a 5 milioni di euro ed il contributo è concesso a fondo perduto nella misura del 50% delle spese sostenute ed ammissibili. Esse devono essere strettamente funzionali alla realizzazione dei progetti di investimento sopra elencati e possono includere i costi per l’ottenimento di brevetti.