L’innovazione e l’avanzamento tecnologico svolgono un ruolo sempre più importante nella crescita delle principali economie industriali. Di conseguenza, i governi stanno spostando la loro attenzione verso una politica incentrata sull’economia verde e digitale.
Consiglio Europeo per l’innovazione: di che cosa si tratta ?
Il Consiglio Europeo per l’innovazione (EIC) rappresenta l’iniziativa di innovazione più ambiziosa che l’Europa abbia intrapreso, con un bilancio di 10 miliardi di euro per il periodo 2021-2027. Questo, si colloca in Horizon Europe, il programma pluriennale della UE per la ricerca e l’innovazione. Con un budget di quasi 100 miliardi di euro.
L’EIC ha la missione di identificare, sviluppare e scalare tecnologie rivoluzionarie e innovazioni dirompenti. L’EIC sosterrà le start-up, le PMI e i gruppi di ricerca che sviluppano innovazioni rivoluzionarie ad alto rischio e ad alto impatto. Con particolare attenzione all’elaborazione di soluzioni rivoluzionarie che contribuiscano agli obiettivi del Green Deal europeo e del piano di ripresa per l’Europa.
Le novità per le PMI e le start-up italiane
Per quanto riguarda le PMI e le start-up, le novità previste per quest’anno dal Consiglio Europe per l’Innovazione sono diverse.
La prima fase del programma, nel periodo 2018-2021, ha già permesso di sostenere oltre 5000 PMI e start-up. E oltre 330 progetti di ricerca con un bilancio di 3,5 miliardi di euro. Inoltre, al programma è associato anche un piano di accelerazione finanziato da un apposito fondo azionario, il Fondo del Consiglio europeo per l’innovazione. Questo fondo ha una dotazione di circa 3 miliardi di euro. In aggiunta, è stato pubblicato il primo bando che stanzia risorse per oltre 1,5 miliardi nel 2021 per due categorie di progetti: per le donne innovatrici e per la Capitale europea dell’innovazione.
E, come se non bastasse, saranno presenti altri 15 milioni di euro per aiutare le scale-up durante la realizzazione dei programmi di innovazione con anche la possibilità di ottenere corsi di tutoraggio e di coaching per le piccole e medie imprese.
Insomma, un programma che sorride all’Italia e che coincide con la scelta di Torino, da parte dell’Unione Europea, come unica sede italiana per il centro di competenze per l’innovazione sociale. Sarà di una sorta di incubatore dedicato alle realtà operanti nel terzo settore e nell’economia sociale.
Obiettivo sostenere imprenditorialità e le realtà no profit, cooperative, associazioni e tutte quelle realtà che rientrano nella denominazione di Ets, ovvero Enti del terzo settore, che oggi si mantengono quasi esclusivamente grazie al sostegno delle fondazioni bancarie o di finanziamenti tramite bandi locali, nazionali o europei.