Investire nelle Zone Economiche Speciali diventa ancora più conveniente
Grazie alla Legge di Bilancio 2025 (L. n°207/2024), il Bonus ZES Unica è stato prorogato fino al 15 novembre 2025, offrendo alle imprese un’importante opportunità di crescita. Questo incentivo fiscale mira a sostenere gli investimenti produttivi nelle Zone Economiche Speciali (ZES), con un plafond di 2,2 miliardi di euro destinati alle agevolazioni.
Il bonus consente di accedere a un credito d’imposta sugli investimenti effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025, favorendo lo sviluppo delle imprese nelle regioni coinvolte.
Un altro aspetto rilevante è la cumulabilità del Bonus ZES Unica con i piani Transizione 4.0 e 5.0, consentendo alle aziende di massimizzare i vantaggi fiscali e accelerare la digitalizzazione e l’innovazione.
Quali investimenti sono agevolati?
Le imprese che operano nelle Zone Economiche Speciali possono ottenere il credito d’imposta per:
- macchinari, impianti e attrezzature destinati a strutture produttive già esistenti o di nuova costruzione;
- terreni e immobili strumentali all’attività produttiva (con un limite massimo del 50% del valore complessivo degli investimenti).
Sono esclusi dall’agevolazione i beni destinati alla vendita e i materiali di consumo.
Le regioni interessate
Il Bonus ZES Unica si applica agli investimenti effettuati nelle seguenti regioni:
- Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- Abruzzo, secondo le deroghe previste dalla normativa europea.
Obblighi per le imprese: comunicazioni e certificazione
Per poter beneficiare del credito d’imposta, le imprese devono adempiere a specifici obblighi comunicativi nei confronti dell’Agenzia delle Entrate:
- Comunicazione iniziale: tra il 31 marzo e il 30 maggio 2025, le aziende devono trasmettere una dichiarazione relativa alle spese sostenute e previste fino al 15 novembre 2025.
- Comunicazione integrativa: dal 18 novembre al 2 dicembre 2025, è richiesta una documentazione aggiuntiva per attestare gli investimenti effettivamente realizzati e il credito d’imposta maturato.
- Certificazione obbligatoria: tutti gli investimenti devono essere verificati e certificati da un revisore legale, che dovrà attestare il corretto sostenimento delle spese e la loro conformità alla documentazione contabile.
Come sfruttare al massimo il Bonus ZES Unica
La possibilità di combinare il credito d’imposta con il Piano Transizione 4.0 e 5.0 rappresenta un vantaggio significativo per le imprese che desiderano potenziare la propria competitività e investire in innovazione e sostenibilità. L’obiettivo è promuovere lo sviluppo economico nelle aree coinvolte, incentivando l’acquisto di beni strumentali e infrastrutture essenziali alla crescita del tessuto produttivo.
Per supportare le imprese nell’intero iter burocratico, LGINDUSTRY offre un servizio di consulenza dedicato, guidando le aziende in tutte le fasi del processo fino all’ottenimento del Bonus ZES Unica. Grazie a un team di esperti, le imprese potranno massimizzare le proprie opportunità di accesso all’incentivo, evitando errori nelle comunicazioni e ottimizzando le risorse disponibili.
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